Tempo di “Festa ent l’ara” a Rimagna, borgo di montagna risalendo verso l’Appennino dopo Monchio delle Corti: si rinnova l’appuntamento del paese con la sua tradizionale festa estiva, dedicata fin dal nome alle vecchie feste nelle “are”, nelle piazze, occasioni di ritrovo immancabili per i lavoratori della montagna. Un’occasione che vuole essere, fin nell’abbigliamento dei partecipanti e degli organizzatori, un omaggio proprio a quel mondo passato, e a quelle attività lavorative tipiche di queste zone d’alta quota: pastori, falegnami, fabbri, scalpellini, lavandaie che ogni giorno discendevano i sentieri fino ai fiumi per lavare i panni lontano dalle strade del paese.
Tutte figure che torneranno a popolare il paese sabato sera , come vuole la tradizione della festa di Rimagna, portata in auge vent’anni fa dall’associazione sportiva U.S. Rimagna Asd per tornare a popolare, durante l’estate, la piazza del proprio paese con buona tavola e musica. In apertura della serata verrà servita la cena nella piazza del borgo a cura dei cuochi dell’ U.S. Rimagna, con tortelli ai funghi e d’erbetta, coppa arrosto, grigliate, prosciutto e melone, salumi misti e tanto altro, insieme alle torte per tutti offerte dallo staff. La serata proseguirà quindi in musica insieme ad un orchestra di liscio, che farà ballare sulla pista allestita nella piazza di Rimagna. Per tutta la serata cuochi, personale organizzatore ed inservienti, compresi i bambini e le bambine che si occuperanno di sparecchiare a fine cena, saranno abbigliati nei vestiti tradizionali della montagna di un tempo: e per omaggiare ancora di più il mondo antico della montagna, durante la serata vi sarà una proiezione dedicata agli antichi mestieri, ed anche una mostra fotografica presso cui si potranno osservare scatti risalenti ad oltre un secolo fa, dedicate a questi borghi e a queste montagne.
Fonte: Gazzetta di Parma 23/08/2014